Nonostante sia stata indetta in ritardo, la raccolta firme ha raggiunto e superato l’obiettivo in tempi record.
Raccontiamo un referendum che già ha fatto storia.
Nella prima metà di settembre, Giuseppe Civati (di Possibile) scrisse un post su Facebook con il quale proponeva di indire una raccolta firme per un referendum sulla legalizzazione della cannabis. Sembrava un’impresa disperata, visto che la scadenza era prevista per il 30 settembre.
Dopo una decina di giorni, però, l’obiettivo minimo delle 500mila firme era stato raggiunto e superato, grazie anche all’utilizzo, per la prima volta, dello SPID come strumento per firmare i quesiti da casa. Il referendum sulla cannabis, infatti, è stato precursore della firma digitale, unica modalità permessa. Con Luca La Barbera, di Possibile, abbiamo parlato di queste innovazioni e approfondito il contenuto del quesito.