La stagione culturale 2023 della Biblioteca: i primi appuntamenti confermati

Con il nuovo anno riparte la programmazione culturale della Biblioteca Elio Filippo Accrocca, attualmente gestita dall’Associazione di Promozione Sociale Polygonal. Un calendario di livello, ricco e variegato  di iniziative, fatto di laboratori, mostre, presentazioni libri e molto altro va profilandosi per tutto il 2023.

I primi appuntamenti confermati della stagione culturale 2023:

14 gennaio 2023, ore 18: presentazione del libro Mediterranea, di Leonardo Palmisano e Dimitri Deliolanes. A guardarlo sulle carte geografiche, il Mediterraneo è un mare chiuso, un piccolo oceano circondato da terre che si allungano a sud, a est e a nord. Allargando il campo di osservazione, scopriamo che è la cerniera naturale tra Africa, Asia ed Europa. Su queste acque si sono combattute battaglie tra le più cruente. Negli ultimi anni, la globalizzazione politica ed economica sembrava aver relegato il Mediterraneo a una condizione periferica rispetto ai centri di potere e ai grandi sconvolgimenti planetari.

Dalla crisi del debito a quella della politica europea, dalla crescita dei sovranismi alla nuova ondata dei flussi migratori, Leonardo Palmisano e Dimitri Deliolanes intraprendono un dialogo serrato sul futuro del nostro continente, a partire da quello che ci unisce e che negli ultimi anni è stato invece considerato solo un confine invalicabile e un enorme cimitero;

28 gennaio 2023, ore 18: presentazione del libro L’avrai camerata Almirante, la via che pretendi da noi italiani. La storia del processo per diffamazione che Almirante intentò (perdendolo) contro l’Unità e Il Manifesto (e i loro direttori responsabili Carlo Ricchini e Luciana Castellina), perché i due giornali avevano pubblicato un bando repubblichino, il “manifesto della morte”, a firma Almirante;

4 febbraio 2023, ore 18: presentazione del libro Copula mundi, di Carlo Miccio. Estate 2016. Dopo una condanna per guida in stato d’ebbrezza, Marco Cicoli – prossimo ai cinquant’anni, un presente indefinito e un passato di tossicodipendenza ancora da metabolizzare – sceglie di scontare la pena con un lavoro di pubblica utilità presso un CAS, una delle tante strutture improvvisate che le prefetture autorizzano per fronteggiare la cosiddetta emergenza migranti. Assegnato alla supervisione di Gianpiero – un ragazzo disabile di insospettabile efficienza professionale – Marco approda così al Casolare, un vecchio motel riadattato e «avvolto da una patina di sporcizia e malaffare che gli dà tutta l’aria di un set cinematografico». Fin dal suo arrivo viene travolto da un’umanità densa e pulsante di vita, traboccante di storie segnate dall’urgenza di essere raccontate. Storie drammatiche e divertenti, talvolta ambigue e paradossali, ma sempre molto lontane dalle narrazioni tossiche che media e politica offrono sul famigerato popolo dei barconi. La comunità locale è nel frattempo sconvolta da un tragico fatto di sangue […]

Carlo Miccio ci racconta una vicenda cruda e spiazzante, gettando uno squarcio di luce su uno dei tanti, piccoli universi di marginalità sociale, dove si annidano i disagi, i conflitti e le contraddizioni degli “ultimi”;

18 febbraio 2023, ore 18: presentazione del libro Renato Nicolini, la gioiosa anomalia, di Marco Testoni. Renato Nicolini non è stato solo un politico, un parlamentare, un assessore alla cultura che inventò e diede un senso alla parola politica culturale, fu anche l’uomo dell’effimero, del meraviglioso urbano, della mescolanza tra colto e popolare, l’ideatore dell’Estate Romana, l’amico delle avanguardie teatrali, l’urbanista, il drammaturgo, l’attore, ma soprattutto è stato un uomo che attraverso la cultura ha inciso profondamente sulla socialità e sulla qualità della vita di migliaia di cittadini. Questo libro prova a ricostruire il percorso e la molteplicità della sua figura;

25 febbraio 2023, ore 18: presentazione del libro Libere – il nostro NO ai matrimoni forzati, di Martina Castigliani. Fatima, Yasmine, Zoya, Khadija e X sono cinque ragazze che hanno deciso di ribellarsi alle nozze forzate. Per essere libere hanno rinunciato a tutto: sono fuggite lontano da casa, hanno rotto ogni rapporto con la famiglia, sono state costrette a cambiare identità. Qui si raccontano in esclusiva, nonostante i rischi: il rifiuto non è mai stato accettato e sono ancora oggi in pericolo. Se hanno deciso di esporsi è «per tutte le altre», obbligate a subire violenze. Un libro corale e un’inchiesta su un fenomeno che riguarda centinaia di invisibili. In Italia, di matrimoni forzati si parla se una ragazza viene uccisa: Saman Abbas è solo l’ultimo caso strumentalizzato da politica e talk show. Questo racconto dà voce a chi si batte per cambiare le cose: il regista Wajahat Abbas Kazmi, la consigliera comunale Marwa Mahmoud, l’insegnante di italiano Tashina Us Jahan; Tiziana Dal Pra, fondatrice della onlus Trama di Terre e la prima a rompere il silenzio; Alessandra Davide, educatrice e operatrice antiviolenza. Della forza dei No – da Franca Viola in poi – parla Angela Maria Bottari, che da deputata si batté contro il matrimonio riparatore;

18 marzo 2023, ore 18: presentazione del libro Mussolini ha fatto tanto per le donne, di Mirella Serri. Mussolini amava le donne. E per questo aveva creato per loro un prototipo ideale a cui dovevano strettamente adeguarsi: l’angelo del focolare, la moglie devota che sostiene il marito e consacra la sua vita alla riproduzione. Qualora una donna, però, proprio non fosse riuscita a sposarsi avrebbe dovuto lavorare per servire il suo Paese, magari come stenografa, dattilografa, venditrice di macchine da cucire, grata di ricevere la metà dello stipendio di un collega uomo. Certo, poteva anche essere una prostituta, al servizio di ogni necessità fisica dell’uomo fascista. Ripercorrendone la biografia, la Serri si sofferma sui rapporti di Mussolini con le sue amanti, mettendoli a confronto con il femminismo di quegli anni e dimostrando che in realtà non amava per nulla le donne. Amava alcuni dei possibili ruoli femminili, forse. Ma per il resto le temeva. Inaugurò così il maschilismo di Stato. Come denuncia in questo libro Mirella Serri, ancora oggi che sono passati cent’anni dalla marcia su Roma, il maschilismo di Stato del fascismo e il suo tessuto culturale continuano tristemente a condizionarci;

15 aprile 2023, ore 18: Buon compleanno Elio! Accrocca (soprattutto nel Portonaccio) riflette le esperienze luttuose della sua vita (la distruzione della guerra, la morte, il dramma sociale) in un’ottica vicina, per esperienze, al neorealismo: in essa comunque confluiscono in modo evidente sia la lezione ungarettiana che le esperienze, più generali, dell’ermetismo, in una ricerca stilistica che lo porta verso la ricerca di una moralità, un senso poetico, un linguaggio e un tono stilistico personale. Dice di lui Ungaretti nella prefazione al volume  che la sua poesia è (…) è densa d’affetti di tenerezze, quasi silenziosa. Tuttavia, questa prima lettura, non rende merito alla sua carriera che seppe discostarsi dal lirismo iniziale e, dal post-ermetismo delle origini, seppe coniugare il linguaggio poetico con la realtà degli anni a venire, con le lezioni di Montale e Quasimodo. Europeista convinto, viaggiatore instancabile, ebbe un importante rapporto anche con l’arte pittorica, cercando una via comune della parola e del segno che traghettasse la poesia italiana verso il nuovo millennio. Della sua opera si sono occupati, oltre a Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Ugo Fasolo, Carlo Betocchi, Luigi Baldacci, Giuseppe Pontiggia, Giacinto Spagnoletti, Andrea Zanzotto;

6 maggio 2023, ore 18: presentazione del libro La mia solitaria fierezza, di Mario Leone. Verso la fine degli anni ’30 del secolo scorso, sulle Isole pontine si spendeva la vita di tanti condannati dal Regime fascista. Tra questi uno dei padri dell’Europa unita. Condannato a più di 16 anni di carcere, limitato nella libertà sulle isole di Ponza prima e di Ventotene dopo, Altiero Spinelli ha attraversato la storia italiana ed europea diventandone uno dei protagonisti assoluti. Questo lavoro vuole restituire visibilità ai documenti del confino contenuti nei fascicoli personali di Spinelli conservati presso l’Archivio di Stato di Latina.
L’introduzione di Mario Leone e i colloqui con Edmondo Paolini e Piero Graglia conducono per mano il lettore nella vita al confino di Spinelli; il pensiero da questi maturato in quel periodo lo accompagnò “alle porte della città democratica”, dove realizzò il “Manifesto di Ventotene”.

Ripartono inoltre i corsi e i laboratori:

Corso di lingua e letteratura italiana per stranieri: tutti i martedì e mercoledì, dalle 18 alle 19:30. Una bella opportunità per apprendere e migliorare uno degli idiomi più studiati al mondo, nonché fondamentale per affrontare la vita di tutti i giorni. Il corso è tenuto dal Collettivo Primo Contatto.

Laboratori per bambini e bambine: a partire dal 13 gennaio (ore 18), tutti i venerdì i partecipanti avranno modo di entrare in contatto con le Letture a sorpresa (3 – 6 anni), I laboratori dell’archivio (dai 6 anni in su), laboratori di cineanimazione (dai 5 anni in su) e con le Letture in braccio (0-2 anni). 

Molte altre iniziative sono in fase di programmazione. È solo l’inizio di quello che sarà un nuovo, meraviglioso anno in biblioteca.

Vi aspettiamo!

 

 

 

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